La rosa del deserto, un fiore “particolare”

di Benedetta Giovannetti

Essa è un aggregato di cristalli di gesso, il cui colore giallo ocra è dato dal frutto di tracce di altri minerali. Il suo nome è dato dall’ambiente in cui si forma, e dalla sua peculiare forma che ricorda tanto i petali di una rosa.

Il gesso che compone le rose del deserto si cristallizza in un sistema monoclino di aggregati a forma di cristalli piatti che si assottigliano verso le estremità.

Questa forma è indotta dall’ambiente arido tipico della sabbia desertica.

Infatti e alte temperature e l’aria tersa inducono una evaporazione mineraria selettiva che porta alla formazione dei cristalli di gesso a forma di rosa.

Dal punto di vista chimico il suo composto è solfato di calcio idrato.

Il colore giallo ocra è dato dalla sabbia che si incorpora nella struttura cristallina della pietra e dai minerali che essa contiene, se nella sabbia sono presenti ossidi di ferro, la rosa assume un colore quasi arrugginito.

Tale “fiore” si trova prevalentemente nelle località desertiche o dove l’aria è tersa e l’ambiente è arido, per questo si può trovare in varie località del globo, tipo Tunisia, Marocco, Algeria, Egitto, Emirati Arabi.

In Europa si trova in alcune isole della Spagna, mentre negli Usa si forma in Arizona e Messico.

A volte viene usata anche in cristalloterapia come ciondolo per aiutare a recuperare speranza a forza specie a seguito di esperienze negative.

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