ricette

Spaghetti della Zia

Per quattro persone 350 gr. di spaghetti n.5 1 confezione di panna da cucina olio extra vergine d’oliva sale, pepe nero, aglio, prezzemolo concentrato di pomodoro 1 peperone rosso 500 gr. di vongole fresche (veraci è meglio) 1 trancio di salmone formaggio grana Preparazione Lasciare purificare le vongole per molte ore in acqua e sale. Lavare e tagliare il peperone a quadretti. Farlo rosolare nell’olio fino a quando non si ammorbidisce. Unire il salmone, spellato, spinato e tagliato in pezzi grossi. Dopo qualche minuto, quando il salmone è ormai cotto, unire le vongole e qualche cucchiaio di acqua. Aggiungere sale, pepe nero e molto prezzemolo. Quando le vongole sono perfettamente aperte unire il concentrato di pomodoro, a seconda della densità desiderata. Non deve, però, essere troppo denso. Scolare gli spaghetti e versarli nella pentola con il sugo (a tal fine è bene usarne una abbastanza larga). Farli saltare per qualche minuto. Aggiungere un filo d’olio, altro prezzemolo, la panna e molto formaggio grana. Servire ben caldo e buon appetito. Pietanza indicata per sorprendere gli amici. Tratto dal libro “Ricette, profumi e candele…”, PlaceBook  Publishing & Writer Agency di Amalia Barbara Di Bartolo
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MUFFIN LIMONE E CIOCCOLATO

dolcini golosi e profumati di Susanna Spinelli …Davanti alla casa, sotto un albero pieno di foglie, c’era una tavola apparecchiata per il tè. Ad essa stavano seduti la Lepre Marzolina e il Cappellaio…  …A questo punto Alice si rese conto di tutto chiaramente: “è per questo che avete apparecchiato per il tè?” domandò. “Appunto per questo” rispose il Cappellaio con un sospiro. “E’ sempre l’ora del tè e non abbiamo neppure un po’ di tempo per lavare le tazze.” Lewis Carroll – Alice nel paese delle meraviglie Come Alice con i suoi fantastici compagni anche noi possiamo accompagnare il té con questi muffins dal delicato profumo di limone. Per questa ricetta occorrono:  3 uova medie, 150 gr di zucchero, 200 gr di farina per dolci, 2 limoni non trattati, 100 gr di cioccolato fondente con scorzette di limone, 100 gr di olio di semi, lievito in polvere per dolci, zucchero a velo per guarnire un pizzico di sale, 12 pirottini di alluminio, burro e farina q.b. per i pirottini. Procedimento:  Accendere il forno a 175°, imburrare  e infarinare i pirottini.In una ciotola lavorare con la frusta le uova con lo zucchero e un pizzico di sale fino a renderle spumose. Aggiungere l’olio, il succo di un limone e la buccia grattugiata di entrambi i limoni, unire ora la farina poco alla volta, e il lievito. Tagliare a scagliette la tavoletta di cioccolato aromatizzata al limone ed unirla all’impasto. Con un mestolino riempire i pirottini fino a poco più della metà. Infornare e lasciar cuocere per 30 minuti circa, verificare la cottura con uno stecchino.  A cottura ultimata, aspettare che siano tiepidi, poi sfornare i muffin e lasciarli su una gratella a raffreddare. Decorare la superficie con zucchero a velo e striscioline di limone. Presto, presto…  non resta che l’assaggio! Buon appetito
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FORMAGGI IN SFOGLIA

Stuzzichini pratici e veloci di Susanna Spinelli Chi non conosce questi formaggini tondi ricoperti di cera rossa? Penso proprio tutti, si prestano a qualsiasi ricetta e sono pronti a spogliarsi del proprio “vestito” pur di arrivare sulla nostra tavola ogni qualvolta vogliamo portare qualcosa di sfizioso pur avendo poco tempo. Per questa ricetta occorrono:  n. 15 formaggi rotondi, n. 2 confezioni di pasta sfoglia rettangolare, gr 100 di speck, erba cipollina fresca. Procedimento:  Srotolare il primo rettangolo di pasta sfoglia ed appoggiare sopra i formaggi rotondi, privati della parte in cera e disporli in fila di 3 x 5, come da fotografia. Avvolgere ogni formaggio con ½ fetta di speck e sopra tagliuzzare dell’erba cipollina. Prendere l’altro rettangolo di pasta sfoglia coprire il tutto e con la rotellina da cucina delimitare 15 fagottini. Appoggiare sulla teglia ricoperta con un foglio di carta da forno i fagottini e con la punta di un coltello praticare sulla parte superiore una croce. Mettere in forno già caldo, cuocere per circa 20/25 minuti e comunque fino a doratura della sfoglia. Servire in tavola ancora caldi e filanti.Buon appetito!  Vi ricordo, seguite la nostra rubrica “chef di fiori”
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PERELLE SALATE ALLA PAPRIKA

Ideali per un “happy hour” in casa con gli amici di Susanna Spinelli Biscottini salati ideali per un “happy hour” in casa con gli amici. Oggi è di uso comune chiamarlo con questo termine, ma in italiano era conosciuto come “aperitivo”. Le sue origini risalgono a tempi lontani, infatti  il termine viene dal latino “aperire” aprire, introdurre al pasto principale stimolando l’appetito.  Per questa ricetta occorrono: 100 gr di burro freddo, 150 gr di farina per preparazioni salate, 1 uovo, 70 gr di formaggio grattugiato misto tra parmigiano e pecorino romano, 1 cipolla media, ½ cucchiaino di paprika dolce, sale, un taglia biscotti a forma di pera. Procedimento: Pulire  la cipolla e tagliarlala a dadini piccolissimi; farlaa soffriggere con un po’ di burro tolto dai 100 gr. indicati nell’elenco degli ingredienti e lasciare intiepidire.Per preparare la pasta frolla salata prendere una ciotola dove metteremo l’uovo con il sale, la cipolla soffritta, la paprika, il mix di formaggi e la farina. Mescolare con una forchetta ed aggiungere il burro freddo a dadini e impastare con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo.  Coprire la ciotola con la pellicola da cucina e mettere la frolla in frigo per una mezz’ora. Trascorso il tempo di raffreddamento mettere l’impasto sulla spianatoia e con il mattarello stenderla a circa ½ cm di altezza.  Con la formina tagliare le “perelle” e appoggiarle sopra la teglia  ricoperta da carta forno. Proseguire fino al termine della pasta: con queste dosi si otterranno 34 perelle.  Mettere la teglia in forno già caldo a 175° e lasciar cuocere per 30 minuti circa. Terminata la cottura lasciar raffreddare un po’ per evitare che si rompano e poi disporle in un piatto per servire con una bibita di vostro gradimento. Happy hour!
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Rossini: estro, creatività e passione tra musica e fornelli

Rossini, il grande musicista marchigiano, ci ha lasciato pagine indimenticabili di musica, ma oltre all’arte delle note, dedicava tempo ed energie a un’altra grande passione: la cucina. di Anna Rita Rossi Quello che è l’amore per l’anima è l’appetito per il corpo. Lo stomaco è il maestro che dirige la grande orchestra delle nostre passioni. Mangiare, amare, cantare, digerire sono i quattro atti di quell’opera comica che è la vita (Gioachino Rossini). Questa frase riassume in modo semplice la filosofia di vita di Rossini che si avverte anche nella grande vitalità della sua musica.Grazie alle sue doti musicali ha toccato le vette dell’opera buffa e dell’opera seria, ma non tutti sanno che l’afflato grandioso della sua musica era sostenuto e rinfrancato dalla sua passione per la cucina e il buon mangiare. Rossini amava il cibo e gli piaceva cucinare. Aveva un vera adorazione per alcuni piatti, come i maccheroni che, quando si trasferì a Parigi, si faceva spedire da Napoli. Un altro ingrediente che compariva spesso nei suoi piatti era il tartufo con cui condiva pasta e insalata. La predilezione di Rossini per il tartufo era legata alle sue origini: nelle Marche, la provincia di Pesaro Urbino è famosa per la presenza nel suo territorio di tutte le specie di tartufo commercialmente più importanti. Centri più noti: Acqualagna, Sant’Angelo in Vado, S. Agata Feltria e Pergola (sedi di mercati di importanza nazionale); altre località ugualmente famose sono Carpegna, Urbino, Novafeltria, Sassocorvaro, Cagli e Fossombrone. A Parigi, il musicista conobbe il famoso cuoco Marie-Antonin Carême che riteneva Rossini uno dei pochi in grado di comprendere la qualità dei suoi piatti. Una volta Carême gli fece consegnare un pasticcio di fagiano ai tartufi, al quale Rossini contraccambiò dedicandogli un brano musicale, tanto fu ben accetta quella portata. Gioachino era solito fare sperimentazioni

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